eConsulting Engineering

Accordo quadro sistema idrico integrato della Sardegna

Committente

Abbanoa S.p.A.

Importo

€ 1.960.000,00

Servizi e prestazioni

Progettazione esecutiva

Anno di realizzazione

2022

Descrizione del progetto

L’accordo quadro prevede la progettazione di interventi di risanamento strutturale e di manutenzione straordinaria dei serbatoi pensili a servizio del servizio idrico integrato del distretto 4 della Regione Sardegna.

I serbatoi esistenti costruiti negli anni ’70 e ’80 presenta evidenti fenomeni di degrado diffusi sia sul fusto che nel serbatoio idrico.

Propedeuticamente alla progettazione si sono svolte le indagini geognostiche, geofisiche e strutturali al fine di avere un quadro informativo adeguato e completo sullo stato di consistenza statica del sito e del manufatto.

Gli interventi di risanamento adottati in fase progettuale consistono in:

  • analisi e la valutazione di tutte le lesioni (non solo delle zone in cui è stato espulso il copriferro) con martellamento dello strato superficiale ad evidenziare un eventuale distacco non ancora palesato con rottura dello strato superficiale;
  • scopertura di tutti i ferri presenti sulla zona da trattare, non solo di quelli già a vista per espulsione del copriferro, con utilizzo di demolitore e martellina in modo da rimuovere il calcestruzzo deteriorato insistente sulla zona;
  • preparazione delle armature con ripulitura dalla ruggine;
  • applicazione di una malta cementizia monocomponente (Tipo Mapei Mapefer) per la protezione dei ferri di armatura;
  • ripristino del calcestruzzo del copriferro mediante una malta a ritiro compensato fibrorinforzata specifica per il risanamento del calcestruzzo (Tipo Mapei Mapegrout Tissotropico).

Per restituire decoro al manufatto si è previsto per tutte le superfici esterne ed interne una tinteggiate con idoneo prodotto protettivo a forte penetrazione.

Per ottenere nuovamente la tenuta idrica del serbatoio si applicherà all’interno del contenitore idrico uno specifico prodotto impermeabilizzante idoneo per acqua potabile.

La copertura del manufatto sarà protetta con nuova guaina liquida, resistente alle azioni aggressive del sole e del vento.

Il serbatoio pensile a servizio del Comune di Palmas Arborea (OR) è collocato all’estremità occidentale del territorio comunale, in via Antonio Gramsci, in prossimità dell’incrocio della Strada Provinciale 53 con la Strada Comunale Gutturu Olias.

Il Piano Urbanistico Comunale in adeguamento al P.T.P. n° 12, regola l’assetto territoriale e insediativo di tutto il territorio comunale secondo le indicazioni e le prescrizioni delle norme che sono parte integrante del Regolamento Edilizio e secondo le norme generali della Legge 17.08.1942 n° 1150, modificate con Legge 06.08.1967 n° 765, della Legge 28.01.1977 n° 10, e della legislazione regionale con riferimento in particolare alla L.R. 22.12.1989 n° 45, alla L.R. 11.10.1985 n° 23 e successive modificazioni e integrazioni, al D.P.G.R. 03.08.94 n° 228, al Decreto Ass. E. L. Fin. ed Urb. n° 2266/u del 20.12.1983.

La zonizzazione del territorio comunale indica all’ART. 29: ZONA G ‐ AREA DEL SERBATOIO IDRICO. Sono consentiti impianti e attrezzature strettamente connessi con l’attività.

Dall’analisi della Carta dei Vincoli del P.U.C. (elaborato Tavola n.12) l’area in cui ricade il serbatoio pensile non è soggetta a vincoli.

Il manufatto costruito nel 1981 dalla società E.S.A.F., Ente Sardo Acquedotti e Fognature, si presenta collocato all’interno di un lotto di pertinenza di mq 1080 con accesso diretto su via Gramsci e dotato di cancello a doppia anta. Il perimetro del lotto è dotato di recinzione realizzata con rete metallica a maglia sciolta romboidale e pali prefabbicati in cls. Il lotto in cui è collocato il serbatoio presenta ampie aree a verde con alberi e una superficie pavimentata in cemento che circonda il manufatto e lo collega alla strada principale attraverso un vialetto carrabile largo 4.0 m. La superficie pavimentata è delimitata dall’area a verde da un cordolo in elementi prefabbricati di cls alti 20 cm.

Il serbatoio è un manufatto in c.a. con sagoma a fungo il cui fusto ha diametro esterno di 4.60 m e altezza costante di 16.87 m. Da questa quota inizia l’elemento di collegamento tra il fusto e il serbatoio vero e proprio, elemento che presenta un profilo di sezione leggermente inclinato e su cui sono posati i conci che compongono il volume del serbatoio.

I conci sono elementi ripetitivi in c.a.p. con sagoma a U che si rastrema procedendo dalla sommità verso la base e giuntati tra di loro. La copertura del serbatoio è realizzata con solaio in c.a. con spessore costante di 30 cm e inclinazione del 20%.

Il fusto del serbatoio è un cilindro con pareti in c.a. di 30 cm di spessore al cui interno è disposta una scala in c.a. a doppia rampa disposta al centro del volume.

La scala, composta da 8 rampe e altrettanti pianerottoli dotati di finestra in alluminio e vetro di dimensione 100×50 cm, collega la base del serbatoio, accessibile dall’esterno tramite una porta a doppia anta in ferro, e il piano a quota m. 15.38 posto alla base del serbatoio idrico.

Da questo livello tramite una scala alla marinara ingabbiata si raggiunge la quota m. 22.82 da cui e possibile ispezionare l’interno del serbatoio.

La scala alla marinara è collocata in un volume posto al centro del serbatoio e smonta su di un solaio in griglia metallica zincata. Da qui una ulteriore scala tecnica di servizio applicata alla parete consente di raggiungere la copertura attraverso una botola 60×60 cm. La scala principale in c.a. è protetta da corrimano in elementi scatolari di acciaio verniciato.

La distribuzione impiantistica all’interno del fusto del serbatoio è disposta ai lati della scala deviando all’interno del volume centrale al serbatoio idrico per raggiungere l’estradosso della copertura.

La protezione impermeabile della copertura, è affidata ad una membrana bituminosa il cui stato è di completo degrado, risultando mancante su tutta la superficie inclinata, con evidente esposizione del cls.

L’interno del serbatoio idrico nella zona accessibile all’ispezione visiva manifesta evidenti punti di degrado, con esposizione dei ferri d’armatura e inefficacia della tenuta dei giunti tra i conci strutturali.

Infatti dall’esterno è possibile notare le infiltrazioni dell’acqua contenuta al suo interno che si riversano lungo il piede del manufatto.

All’esterno sono presenti ampie aree in cui risulta mancante il copriferro, superficie del piede, conci del volume del serbatoio, bordo di coronamento del serbatoio.

Internamente sono presenti le stesse manifestazioni di degrado del copriferro sia sulla scala centrale che sulle pareti del fusto. Anche gli elementi in acciaio, parapetti, scale e grigliati calpestabili, si presentano in cattivo stato di conservazione.

Le indagini eseguite sulle strutture del serbatoio hanno evidenziato che il serbatoio non presenta fenomeni in atto tali da comprometterne la stabilità né tantomeno un quadro fessurativo imputabile a cedimenti fondali oppure a dissesti in atto.

Lo stato di conservazione relativo al degrado, invece, presenta una diffusa carbonatazione del calcestruzzo accompagnata da distacchi del copriferro.

Tale stato di degrado è fisiologico per opere analoghe anche in virtù della classe di esposizione di tali manufatti ciclicamente soggetti ad asciutto/bagnato in concomitanza con gli eventi meteorici.

Per quanto sopra descritto gli interventi di risanamento strutturale previsti sono:

  • L’analisi e la valutazione di tutte le lesioni (non solo delle zone in cui è stato espulso il copriferro) con martellamento dello strato superficiale ad evidenziare un eventuale distacco non ancora palesato con rottura dello strato superficiale;
  • La scopertura di tutti i ferri presenti sulla zona da trattare, non solo di quelli già a vista per espulsione del copriferro, con utilizzo di demolitore e martellina in modo da rimuovere il calcestruzzo deteriorato insistente sulla zona;
  • La preparazione delle armature con ripulitura dalla ruggine;
  • L’applicazione di una malta cementizia monocomponente (Tipo Mapei Mapefer) per la protezione dei ferri di armatura.
  • Il ripristino del calcestruzzo del copriferro mediante una malta a ritiro compensato fibrorinforzata specifica per il risanamento del calcestruzzo (Tipo Mapei Mapegrout Tissotropico).
  • Gli interventi di risanamento strutturale saranno completati con opere di manutenzione straordinaria volte a restituire un’immagine di decoro al manufatto.
  • In particolare si rende indispensabile la realizzazione del nuovo manto impermeabile della copertura con posa di membrana liquida. Questa soluzione è stata considerata la più idonea a preservare nel tempo l’integrità dello stato protettivo e a resistere all’azione del vento.
  • Si provvederà alla tinteggiatura di tutte le parti in ferro, alla sostituzione dei serramenti e della porta di accesso al serbatoio.
  • Gli interventi di risanamento strutturale saranno effettuati a macchia di leopardo pertanto si prevede di ritinteggiare sia internamente che esternamente tutta la superficie del serbatoio al fine di mascherare le variazioni cromatiche delle ricostruzioni del copriferro e proteggere il manufatto da fenomeni di carbonatazione.

Il progetto esecutivo, per quanto attiene alla vasca di accumulo dell’acqua, prevede prima il risanamento delle strutture in c.a. mediante da demolizione del copriferro ammalorato, la passivazione dei ferri di armatura ed il rifacimento del copriferro con malta tixotropica.

Dopo tali lavorazioni è prevista l’impermeabilizzazione della vasca con un rivestimento epossidico bicomponente idoneo per il contatto con acqua potabile previa regolarizzazione del sottofondo con un massetto cementizio e una mano di primer epossidico bicomponente trasparente.

Considerando la tipologia delle lavorazioni, la logistica ed il tempo tecnico necessario perché le resine si asciughino e possano venire a contatto con l’acqua potabile l’intervento di impermeabilizzazione della vasca di accumulo dell’acqua avrà una durata di circa 20 giorni nei quali la vasca dovrà essere vuota.

A seguito di colloqui intercorsi con la stazione appaltante è stato verificato che la vasca sarà svuotata ed il servizio idrico garantito senza interrompere l’alimentazione della rete che avverrà in regime di by‐pass per l’intera durata delle lavorazioni.

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