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Lavori di costruzione n° 29 alloggi E.R.P. Comune di Nola

Committente

I.A.C.P di Napoli – Comune di Nola

Impresa esecutrice

CHIRON SERVICE s.r.l

Importo

€ 6.205.527,77

Servizi e prestazioni

Progettazione esecutiva in RTP

Anno di realizzazione

2019

Descrizione del progetto

Il presente progetto si riferisce alle opere da realizzare nell’ambito del protocollo d’intesa tra regione, comune e istituto sottoscritto in data 03/04/2006 – ratificato con delibera di G.R.C. n. 1960 in data 30/11/2006.

L’Intervento in questione è relativo alla costruzione di n. 29 alloggi di edilizia residenziale pubblica, nel Comune di Nola (NA) e precisamente in Località Masseria Sarnella. Il progetto definitivo è stato approvato con Delibera n° 82/919 del 16/04/2008 .

Il progetto prevede la realizzazione di n. 3 edifici più un blocco negozi / centro servizi; gli edifici sono costituiti da due blocchi a corte semiaperta “A” e “B” e l’altro in linea denominato isolato “C”, tutti a tre livelli compreso il piano rialzato, per la consistenza di complessivi n. 29 alloggi con articolata tipologia. Include le relative opere di urbanizzazione quali reti fognarie, idriche ed elettriche, sistemazione aree esterne, opere a verde, strade, parcheggi e sottoservizi.

Ambito di intervento. Il pedemonte settentrionale del complesso vulcanico è pieno di centri urbani di piccole e medie dimensioni disposti a corona intorno al Vesuvio. L’impianto di questi centri appare organizzato in stretto rapporto con la rete centuriata romana: quest’ultima, poiché concepita anche come opera di irregimentazione delle acque torrentizie discendenti dal vulcano, ha garantito la tenuta nel tempo di questi abitati permettendo che essi si consolidassero come luoghi centrali del sistema agrario.

Intorno la pianura appare irradiata da una fitta rete di strade originate in gran parte dalla medioevalizzazione dei limites romani, lungo le quali si collocano numerosi i casali e le masserie. Casali e masserie rappresentano le imprescindibili varianti storiche presenti in tutto l’agro somma vesuviano che affondano le loro radici nell’ars aedificandi della civiltà romana.

Per gli edifici rurali va sottolineato il loro carattere “dinamico” sottoposto a frequenti modificazioni strutturali, tipologiche e funzionali: essi infatti costituiscono storicamente il fulcro della piccola proprietà a conduzione diretta, volti a modificazioni nei momenti di mobilità economica delle famiglie.

Il tipo ricorrente è quello a “corte” rurale, prevalente nelle zone situate al limite della campagna e riscontrabile anche in alcune zone del centro storico. Le corti rurali in genere si collocano in fondo a un vicolo cieco che si chiude di fronte al portone d’ingresso sviluppando un sistema insediativo relazionato agli spazi comuni interni la cui forma è turbata spesso dallo stratificarsi degli interventi nel corso dei decenni.

In qualche via del centro le corti sono tuttora allineate lungo la strada e chiuse con muri di ambito degli spazi aperti sui quali si distribuiscono i manufatti preposti alle funzioni residenziali ed agricole. Su una dimensione intermedia si colloca il tipo della “casa a cortile” che, presentando un carattere unitario del manufatto, si distingue per la dimensione plurifamiliare con una struttura insediativa intorno a un cortile interno racchiuso da logge e ballatoi comuni, con la presenza costante di addizioni che ne determinano talvolta la parziale saturazione degli spazi interni e lo sviluppo in altezza.

Si vuole ricordare che dalla analisi e storia più recente e documentata della casa a cortile, da questi agglomerati a carattere prevalentemente agricolo-residenziale, si è inteso ripartire e riflettere appunto nelle scelte operate in sede di elaborazione del progetto definitivo. 

Il progetto è stato impostato verso un approccio sostenibile dell’intervento e quindi garantendo:

  • la gestione ecocompatibile del cantiere dal punto di vista dei materiali impiegati e della riduzione dei rifiuti;
  • il riutilizzo del materiale di scavo per le sistemazioni esterne e delle quote stradali;
  • la gestione efficiente dell’acqua;
  • il miglior utilizzo di materiali naturali, ecocompatibili e locali;
  • la qualità degli ambienti interni
  • l’innovazione che considera un valore aggiunto l’utilizzo di tecnologie migliorative delle buone pratiche costruttive esistenti.
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