eConsulting Engineering

Collegamento pedonale meccanizzato località Portella comune di Furore con SS163

Committente

ACaMIR – Agenzia Campana Mobilità Infrastrutture e Reti

Importo

€ 6.029.011,75

Servizi e prestazioni

Studio di fattibilità tecnico-economica

Anno di realizzazione

2022

Descrizione del progetto

L’area di intervento è posta nell’area geografica della Costiera Amalfitana in Provincia di Salerno, in particolare in corrispondenza del tratto mediano della stessa, ubicato a cavallo degli abitati di Praiano e Conca dei Marini.

Nel dettaglio, il tratto selezionato già in fase della procedura di gara, è posto tra la località Portella, sita nel Comune di Furore, e la SS163, così come localizzato nello stralcio di cartografia IGM 1:25000, riportato in calce.

Il contesto territoriale indagato si configura come area nella quale si individuano differenti livelli di contesto paesaggistico, sia sotto il profilo dell’articolazione morfologica, che rispetto al grado di trasformazione del territorio.

Il contesto paesaggistico individuato, è ricompreso nel sistema di terre dei Rilievi Calcarei della penisola Sorrentino – Amalfitana, come indicato dal Piano Territoriale Regionale della Campania, includendo la sommità ed i versanti ripidi o molto ripidi dei rilievi calcarei della penisola stessa. In sintesi l’intervento interessa porzioni di aree agricole ricomprese nel comune di Furore, caratterizzate da un contesto paesaggistico antropizzato dai terrazzamenti tipici della costiera.

Furore è un comune italiano di 718 abitanti che si estende su una superficie di circa 1,88 km², situato nella provincia di Salerno.

Terra Furoris, ovvero Terra del Furore, è l’antico nome del paese e trae origine dalla furia delle acque del mare che si infrangevano nel fiordo, vero attrattore del luogo.

Furore oltre il fiordo, ed oltre ogni sterile retorica, è uno “sparso abitato”, composto da case disseminate lungo un costone di montagna.

È l’ambiente ed i suoi suggestivi scorci, la principale risorsa di questo “paese”; ulivi, vigne terrazzate, pergolati dei limoni, colorate maioliche e soprattutto la macchia mediterranea a contrasto con l’azzurro sempre presente, del cielo e del mare.

Definito “Paese Albergo”, “Città del vino”, “Paese dipinto”, Furore ha le potenzialità per essere uno dei borghi più belli d’Italia, specialmente se si riuscisse a migliorare la mobilità pedonale, riunendo, per quanto possibile, il centro abitato al mare, da cui è separato da circa 250m di altitudine superati da tortuosi tornanti e migliaia di gradini.

La cittadina si sviluppa, da nord a sud, attraverso un percorso esclusivamente pedonale fatto di un sistema di scale, che si inerpica sulla roccia; esso conta circa 1000 gradini e quindi, di fatto, non accessibile a tutti. Alternativa è la percorrenza della strada carrabile lunga ben 6,5 Km, che dalla SS163 conduce al paese.

La S.S. n.163 rappresenta l’arteria costiera di collegamento tra il Fiordo di Furore e i comuni costieri limitrofi, Conca dei Marini e Praiano. Essa si sviluppa quasi interamente a “mezza costa”, fatta eccezione per alcuni tratti di attraversamento dei centri abitati e di alcuni piccoli tratti in galleria; inoltre è caratterizzata, in generale, da una carreggiata di dimensioni particolarmente ridotte. In numerosi tratti non è consentito il transito contemporaneo, nei due sensi di marcia, ad autoveicoli di grosse dimensioni (autobus, autocarri, ecc.). Inoltre il centro cittadino di Furore si collega con gli altri comuni della costa con una serie di arterie collinari minori.

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